Descrizione
Sinossi
Giacomo Leopardi e Osvaldo Licini, due grandi personaggi della nostra terra che hanno formato in noi un orizzonte estetico e culturale attraverso la loro opera, poetica l’uno, figurativa l’altro, modellando la visione e il sentimento del nostro paesaggio. Ormai non possiamo più guardarlo, se non attraverso il loro sguardo.
Sono evidenti gli elementi geografici che li legano: la vicinanza nello spazio – a Recanati il poeta, a Monte Vidon Corrado il pittore – l’elevazione del paese che offre l’ampiezza della vista sul mare Adriatico e i Sibillini, monti azzurri.
Ma, soprattutto, il libro indaga le corrispondenze – pur nella distanza di un secolo tra i due – nella creazione di paesaggi sublimi: nati sia come contemplazione e immersione nella natura, come godimento della bellezza magica e consolante rivelata anche dalla luna; sia creati dall’immaginazione di ciò che è lontano, sconfinato, e invisibile. Nascono così la poesia dell’Infinito e i cieli immensi di Licini, percorsi dagli Angeli ribelli e da Amalassunta luna.