Descrizione
Sinossi
Nel sessantennale della scomparsa dell’artista avvenuta l’11 ottobre 1958, il Centro Studi Osvaldo Licini in collaborazione con il Comune di Monte Vidon Corrado ha organizzato il convegno Il mio regno è nell’aria. Osvaldo Licini (1958-2018): riflessioni, studi, prospettive, con la necessità di fare il punto della situazione sullo stato degli studi sull’artista. Il titolo è una citazione da una lettera inviata a Marchiori, datata 1935, in cui Licini scrive di aver inviato alla Quadriennale tre quadri irrazionali “dipinti a 500.000 metri d’altezza, nella zona siderale”, una dimensione stratosferica dalla quale non è più tornato a terra. Questa raccolta di saggi, cronologicamente collocati, è la chiave necessaria per entrare nel mistero creativo di Osvaldo Licini, un pittore, ironico, poetico, un intellettuale aggiornato, acuto, al passo coi tempi.
“Siamo astrattisti e crediamo che niente di umano ci manchi. Però siamo accusati di essere dei cerebrali. Sicuro che siamo dei cerebrali. Si trovi un’arte che non sia stata fatta col cervello, con la testa. Con la testa e col cuore, obiettano le anime delicate. Con la testa sola, ribattiamo noi, se si ammette il cuore bisognerebbe ammettere anche il fegato, che non è un organo da buttar via”.